mercoledì 17 febbraio 2010

Odi et Amo

Cos'è Odio, cos'è Amore.
Niente che si possa descrivere con le sole parole, non per la profondità più o meno relativa dei due concetti, ma per l'incomunicabilità della parola che essendo un mezzo razionale non può esprimere se non con artifici e costrutti più o meno complessi qualcosa che di razionale ha ben poco. Ciò che possiamo realmente e concretamente fare con questi due concetti è capirne alcune "meccaniche". Ma non ho appena detto che Odio e Amore non sono quantificabili perchè non razionali? Si, ma il modo in cui usiamo e interpretiamo questi due concetti lo sono.Cosa voglio dire con questo; voglio dire che con le parole non riusciremo mai a spiegare e spiegarci Odio e Amore, ma possiamo spiegarci in che modo li usiamo. In fondo il raziocinio dovrebbe essere un mezzo e non una ragione di vita. Il linguaggio figlio diretto della ragione è nato per semplificare mentre noi umani riusciamo spesso a renderlo estremamente complesso in particolar modo quando lo utilizziamo per spiegare il "sentire" (inteso come viene inteso in inglese con il verbo "to feel").

Tutto è partito dalla seguente riflessione che ho pubblicato su Facebook (volutamente o meno poco importa):
"Non odio nessuno. Odio me stesso. Forse è per questo che odio chiunque"

Qual è il significato di questa frase apparentemente semplice?
Credo fortemente che sentimenti come Odio e Amore esistano solo ed esclusivamente dentro di noi. Soffriamo per amore perchè ci affanniamo nel tentativo di cercarlo in qualcuno ed in qualcosa. Cerchiamo l'amore nelle persone, nella pittura, nella natura, nella poesia, nell'arte di costruire le cose e a volte in quella di distruggerle.
Quello di cui non ci rendiamo conto è che l'amore che cerchiamo disperatamente non è altro che il riflesso dell'Amore che abbiamo dentro di noi. Proverò a spiegarmi meglio analizzando la riflessione precedente:

"Io non odio nessuno":
Siamo abituati a rinnegare i nostri istinti più oscuri, le nostre pulsioni sessuali, la nostra rabbia; questo non perchè essi siano effettivamente un danno o un male ma perchè sono socialmente considerati tale."Io non odio nessuno" rappresenta il nostro Io sociale, l'Io che agisce in concordato con ciò che è ritenuto socialmente valido. Esso è quella parte di noi che emerge quando ci relazioniamo con il mondo esterno, ed è anche quella parte di noi che ha solitamente il sopravvento sulle altre poichè la nostra natura di esseri umani si manifesta e raggiunge il suo apice quando siamo in relazione con gli altri membri della nostra specie."Io non odio nessuno" è l'Io sincronizzato quindi con ciò che viene ritenuto eticamente corretto dalla rete di relazioni sociali in cui viviamo e a cui facciamo riferimento.

"Io odio me stesso":
Questo è il concetto espresso dall'Io introspettivo che risponde delle conseguenze dell'Io sociale. L'Io introspettivo subisce l'impossibilità del mettere in atto la frase "Io non odio nessuno", non ne comprende l'assurda utopia, e non rendendosi conto della sua irrealizzabilità incolpa se stesso del proprio fallimento.

"Forse è per questo che odio chiunque":
In alcuni casi la colpa di questo fallimento è data alla società, a quello che non è possibile odiare sfociando così in un odio rivolto verso tutti o a volte verso se stessi in quanto ci si percepisce specchio o frutto dei processi sociali, della cultura in cui viviamo e della sua decadenza.
Potremmo pensare che se rinnegassimo l'Io sociale allora saremmo in grado di non odiare, o meglio ancora potremmo riuscirci se imparassimo ad avere un nostro modo di ritenere ciò che è giusto o sbagliato facendo meno affidamento su ciò che viene socialmente considerato tale. Questo però non risolverebbe il problema poichè l'Io introspettivo odierebbe se stesso per la propria incapacità di relazionarsi con la società. Il rinnego della società e dei propri valori è come il rinnego dei propri istinti e delle proprie pulsioni, quindi è negare la nostra stessa natura.

Cosa manca allora per completare l'equazione? Come ho scritto in precedenza, sono convinto che Odio e Amore sono dentro di noi, provo a spiegarmi cercando di essere semplice, ma dobbiamo innanzitutto riuscire ad ammettere che "noi odiamo" attraverso il processo che ho appena illustrato.

A questo punto sorge spontanea la domanda anzi la Domanda: Perchè?

Noi odiamo gli altri perchè vediamo in loro le nostre negatività, riflettiamo in loro ciò che non riusciamo ad accettare in noi stessi. Questo processo è fondamentale perchè il concetto di Stereotipo (nella sua accezione pregiudizievole) nasce proprio da questo meccanismo.

Ora semplificherò molto le cose, ma esclusivamente per tornare al concetto di partenza e provare a spiegarlo:

"Gli zingari puzzano" - "I punkubestia sono sporchi" - "I Cinesi sono stupidi" - "Gli extracomunitari sono dei delinquenti"

Attraverso il pregiudizio stereotipato tendiamo ad attribuire a culture e razze diverse dalla nostra attribuiti che non riusciamo a riconoscere nella nostra società o che abbiamo paura di riconoscere come parte di noi e del nostro microcosmo sociale.

Allo stesso modo questo può essere riportato all'Odio:

"Io odio le storie d'amore sdolcinate":
Questo nel mio caso avviene perchè sono incapace di accettare la dolcezza che è in me, o perchè mi da fastidio mostrarla pubblicamente.

"Io odio le persone che fanno discorsi banali":
Questo perchè non riesco ad accettare di poter essere banale anche io e peggio ancora odiando la banalità che è in me corro il rischio di rifletterla ed esteriorizzarla in ogni discorso e in ogni persona. Questa non accettazione può innescare un processo di generalizzazione a cascata: la frase "Io odio le persone che fanno discorsi banali" si trasforma in "Io odio le persone banali" oppure "Io odio i discorsi banali" per poi trasformarsi ancora in "Io odio le persone" oppure "Io odio i discorsi".

Questi sono solo due esempi, sta a ciascuno di noi trovare i propri. Naturalmente mi sono limitato quasi esclusivamente a spiegare Odio in quanto base da cui ho preso spunto per questa riflessione ma la stessa cosa vale per Amore.

A voi scoprire Amore, a voi accettare Odio.


2 commenti:

  1. ti prego di scusarmi se sono fuori luogo, ma io la butto lì lostesso:

    Gran Maestro Yoda: La paura porta all'ira, l'ira all'odio, l'odio è la via per il lato oscuro.


    ps: giuro, non infangherò mai più il tuo venerabile blog (sul serio, ormai me lo sono letto quasi tutto e lo trovo profondamente interessante) con delle castronerie. Ma da qualche parte dovevo citare il grande maestro yoda!
    ;)

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  2. Non mi sembra affatto fuori luogo. Infanga quanto ti pare :)
    lodi al Gran Maestro Yoda

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