lunedì 9 agosto 2010

...quanto è buona la salsiccia

E' di poche settimane fa la notizia che il parlamento catalano ha approvato l'abolizione nella regione della famosa Corrida, da sempre oggetto di critiche da parte degli animalisti.
Molti i commenti entusiasti di chi ha storicamente lottato a favore dei "diritti degli animali". L'abolizione della corrida (esclusivamente nella Catalugna) per gran parte dell'opinione pubblica ha rappresentato uno storico passo avanti e ha sollevato un vespaio di voci concorde nel sostenere questa tesi.

Anziché cavalcare quest'onda d'entusiasmo ho cercato di fare una piccola analisi su quanto accaduto e sono giunto alla conclusione che l'abolizione della Corrida in Catalugna sia l'ennesimo passo indietro fatto dalla nostra società.
Innanzitutto bisogna capire che questo della Corrida e della lotta contro di essa è uno show mediatico e null'altro. Ancora una volta gli animalisti hanno ottenuto una vittoria che ha valore esclusivamente sul piano estetico, l'ennesima medaglia da sfoggiare sulla propria divisa di paladini del pianeta. Certo è che se da una parte l'attenzione nei confronti di questo episodio può essere un modo per sensibilizzare la collettività (o de-sensibilizzarla) dall'altra è un perfetto esempio di come la notizia possa manipolare e distogliere la nostra attenzione da quella che è la vera "questione animali".

Quella della corrida è una barbarie mostrata pubblicamente e in parte pubblicamente accettata nel bene o nel male. Nell'arena della corrida il toro pur essendo messo in una condizione di inferiorità rispetto al torero ha la possibilità di difendersi e a volte salvarsi attraverso un indulto del giudice di gara (pratica che avviene sempre più spesso negli ultimi anni). Questa non è una giustificazione all'esistenza della corrida, ma è importante sottolineare come l'animale abbia una possibilità di scampo, cosa che ad esempio i milioni di animali macellati ogni giorno non hanno.

Se continuiamo a nutrirci di queste vittorie non riusciremo mai a concentrarci sul vero problema della questione animale ovvero lo sfruttamento della risorsa animale per l'alimentazione umana. Come al solito alla nostra coscienza fa comodo chiudere gli occhi per non guardare quanto siamo sporchi, ma essendo difficile restare con gli occhi chiusi ecco che la Corrida, i Circhi, gli Zoo vengono a darci manforte e a distrarci facendoci credere che con la lotta a questi demoni stiamo facendo qualcosa per migliorare il nostro mondo.

Del resto come dico sempre:
tutti amiamo gli animali...ma quanto è buona la salsiccia.

9 commenti:

  1. Hai ragione a dire che la questione animali è molto più ampia e delicata e ci coinvolge tutti, non la sola Spagna. Però minimizzi troppo, a mio parere, una ottima conquista. In fondo si sta parlando di assistere alle sofferenze di un animale che viene ucciso lentamente per solo scopo "ludico". Almeno, per quanto sia contestabile la produzione in massa di animali da cibo, essi sono uccisi per una ragione moralmente non criticabile: mangiare e sopravvivere.

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  2. mangiare e sopravvivere per un quinto della popolazione del pianeta, morire e soffrire per tutti gli altri

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  3. invece la corrida è solo soffrire, nessuno che mangia.

    Stai parlando con una persona debole a cui dispiace per le sofferenze degli animali ma che continua a mangiare. Attenzione però, non sono vegetariano. Mi dispiace per l'industrializzazione degli animali da cibo, diciamo così.
    In ogni caso, senza cambiare argomento, dico solo che una conquista è una conquista, non capisco perché non mostrare goia per quanto la conquista ti possa sembrare minima. Ho scritto di fretta, spero di aver scritto cose sensate.

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  4. Mi dispiace ma non riesco ad essere d'accordo con quello che dici. A dire il vero quanto dichiari conferma tutto quello che penso e che sintetizzo nell'espressione:
    "mi dispiace per l'industrializzazione degli animali... ma quanto è buona la salsiccia"

    Non giudico chi mangia carne, perché ciascuno è libero di scegliere ciò che pensa di ritenere meglio per se stesso, ma non riesco ad accettare l'atteggiamento di chi si dice amico degli animali, si dispiace per le sofferenze dei tori, dei cani abbandonati, degli ermellini scuoiati vivi e tutto questo magari lo manifesta davanti ad una bella bistecca.
    Evidentemente per molti esseri umani esistono animali di serie A e animali di serie B, o meglio crudeltà di serie A (quelle palesemente mostrate) e crudeltà di serie B (quelle palesemente celate).

    Per me l'abolizione della corrida in Catalugna non è una conquista, ne ho spiegato il perché nel post ed aggiungo che se fosse una vittoria sarebbe la vittoria di chi non si ritiene parte del problema, ma solo accorgendoci di essere parte del problema possiamo diventare anche parte della soluzione.

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  5. In parte quello che ho detto dimostra la mia ipocrisia, lo ammetto, in questo sono ipocrita, o meglio debole. Come dici tu: "mi dispiace per l'industrializzazione degli animali... ma quanto è buona la salsiccia".

    D'altra parte dico però che quello che considero sbagliato non è l'essere carnivoro, ma il fatto che ci cibiamo di animali che nascono al solo scopo di essere mangiati, chiusi in fabbriche di cibo dove non conoscono che sofferenza.

    Per quanto riguarda la corrida se è vero che è un esempio di come "la notizia possa manipolare e distogliere la nostra attenzione da quella che è la vera "questione animali"".

    Non capisco ancora perché la consideri un passo indietro, si tratta pur sempre di qualche animale in meno che soffre per uno squallido divertimento mediatico.

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  6. Insomma, secondo me la metti troppo sul piano teorico quando, praticamente, nella realtà, avremo meno animali che soffrono.

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  7. "Insomma, secondo me la metti troppo sul piano teorico quando, praticamente, nella realtà, avremo meno animali che soffrono."

    Per questo la considero un passo indietro.

    La corrida sarà abolita (a partire dal 2012) in una sola regione della Spagna. Nella realtà dei fatti l'offerta ora verrà ridistribuita attraverso un aumento degli spettacoli della corrida nei paesi delle regioni confinanti con la Catalugna. In sostanza non cambierà nulla.

    E' come se in Puglia vietassero la vendita delle sigarette ed io che voglio fumare, andrò a comprarle subito dopo il confine della mia regione. In questo modo l'offerta di sigarette della regione Puglia verrà ridistribuita tra i tabaccai delle regioni confinanti che venderanno più sigarette.

    Quindi questo dal mio punto di vista non è un passo avanti ma uno indietro, perché ci spacciano un fatto concretamente irrilevante per un progresso importante. E contemporaneamente tutti tacciono su come vengono trattati gli animali da macello, e parlo di milioni e milioni di galline, pulcini, mucche, pecore, conigli e maiali che muoiono ogni giorno.

    Parlo di milioni di ettari di foreste distrutte ogni anno per creare campi di coltura per il mangime di questi animali (deforestazione che causa alluvioni, crolli, desertificazione, instabilità idro-geologica), parlo di popolazioni umane costrette alla miseria e alla fame, sfruttate nella catena di produzione della carne destinata a noi umani civilizzati, parlo dei 10.000 e oltre litri d'acqua necessari per produrre un kg di carne, acqua che darebbe da bere a centinaia e centinaia di persone.

    Ma chi parla di questo? Chi conosce concretamente queste cose? Di certo non ce lo raccontano i media ufficiali, che invece ci parlano di abolizione della corrida in modo tale che tutti noi possiamo sentirci più civili e più contenti perché in questo modo abbiamo l'impressione di aver fatto un progresso che a mio giudizio non esiste...e credo di parlare di realtà quando dico queste cose non di teoria :)

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  8. in ogni caso sono contento di questa chiacchierata :) è sempre bello e costruttivo mettersi in discussione in questo modo, poi questi argomenti tendono a passare inosservati, quindi un po' di "provocazione" aiuta nel dare la giusta attenzione.

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  9. Soprattutto un po' di provocazione aiuta ad argomentare meglio, adesso sì che ho capito cosa intendi! :-)

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